L'immobile non comodamente divisibile può essere assegnato anche al proprietario di quote minoritarie
Il caso: un immobile perviene in eredità a cinque fratelli.
Uno di loro si rivolge al Tribunale per chiedere lo scioglimento della comunione, paritaria e indivisa (diviene nel contempo quotista maggioritario con 3/5, avendo acquistato le quote di due coeredi).
Il tribunale assegna l'intero cespite agli altri due fratelli, ancora titolari di quote per 1/5 ciascuno, dietro corrispettivo (da notare il fatto che essi gestivano un'attività commerciale proprio nello stabile oggetto di divisione).
In Appello la sentenza viene ribaltata e viene prevista l'assegnazione dell'immobile questa volta al quotista maggioritario. Le parti soccombenti propongono ricorso.
La sentenza: la Corte di Cassazione (sentenza 5 novembre 2015 n.22663) accoglie il ricorso con queste argomentazioni. Il giudice, nell'assumere la propria decisione in ordine all'assegnazione a uno dei quotisti, può utilizzare "il prudente apprezzamento determinato da ragioni di opportunità". Nel caso in esame vi era un "superiore interesse di continuare l'azienda ristorante-bar".
Di qui la decisione di assegnare l'immobile ai titolari dell'esercizio commerciale, benché quotisti minoritari.
Novembre 2015
N.B. il presente articolo ha uno scopo meramente informativo e orientativo. Non può essere inteso, nemmeno in senso lato, come parere professionale. Nel caso di problematiche occorre sempre rivolgersi al proprio legale di fiducia e far esaminare il caso concreto al fine di ottenere un parere personalizzato e completamente attendibile.