

Fine della convivenza. Nessun diritto alla restituzione di somme versate nel corso della stessa
Il caso: due persone convivono per cinque anni e da questa relazione nasce anche un figlio.
Finita la convivenza l'uomo sollecita alla compagna la restituzione di una somma consistente (60.000 euro).
Sostiene di averla versata nel corso del tempo sul conto corrente intestato alla donna, con la sola finalità di farle amministrare i risparmi nella maniera più proficua.
Lei argomenta di avere rinunciato al proprio lavoro, molto remunerativo, per seguire il compagno all'estero. La somma ricevuta dal convivente avrebbe quindi rappresentato una sorta di compensazione per il mancato guadagno.
Tribunale e Corte d'Appello danno ragione all'uomo, ma non la Cassazione.
La sentenza: La Corte (sentenza 22/1/2014 n.12779) ritiene che "eventuali contribuzioni di un convivente all'altro vanno intese come adempimenti che la coscienza sociale ritiene doverosi nell'ambito di un consolidato rapporto affettivo. I doveri morali e sociali che trovano la loro fonte nella formazione sociale costituita dalla convivenza more uxorio refluiscono, secondo un orientamento di questa Corte ormai consolidato, sui rapporti di natura patrimoniale, nel senso di escludere il diritto del convivente di ripetere le eventuali attribuzioni patrimoniali effettuate nel corso o in relazione alla convivenza".
In sostanza se un convivente contribuisce a favore dell'altro adempie semplicemente al proprio dovere di assistenza morale e materiale, nell'ambito del rapporto affettivo che si è venuto a creare con la convivenza more uxorio..
E non ha alcun diritto ad alcuna restituzione nel momento in cui la convivenza abbia a cessare.
La pronuncia è nel solco di altri precedenti in materia di così dette obbligazioni naturali.
Gennaio 2014
N.B. il presente articolo ha uno scopo meramente informativo e orientativo. Non può essere inteso, nemmeno in senso lato, come parere professionale. Nel caso di problematiche occorre sempre rivolgersi al proprio legale di fiducia e far esaminare il caso concreto al fine di ottenere un parere personalizzato e completamente attendibile.