

Moglie concepisce il figlio con altro uomo: si al risarcimento del danno a favore del marito
Il caso: una moglie, adultera, concepisce un figlio con l'amante. Nega ogni relazione extraconiugale e illude il marito, attribuendo al coniuge la paternità del neonato, ma viene smentita dagli accertamenti genetici eseguiti nell'ambito dell'azione di disconoscimento.
Il marito ricorre in giudizio dove chiede, fra le altre cose, di essere risarcito per i danni (di natura non patrimoniale) che gli sono derivati dal comportamento della moglie.
La sentenza: La Corte d'Appello di Napoli, con sentenza del 19/10/2011, condanna la donna al risarcimento dei danni per illecito endo-familiare (trattasi di danni di natura non patrimoniale, conseguenti alla violazione di doveri che nascono col matrimonio, da cui derivi la lesione di diritti inviolabili della persona).
Nella fattispecie la Corte ritiene che la donna, con la sua condotta, non ha semplicemente violato l'obbligo di fedeltà (articolo 143 codice civile), ma ha anche offeso gravemente la dignità e l'onore onore del marito (tenuto anche conto delle circostanze in cui si sono verificati gli eventi, ovvero in ambito provinciale).
La fattispecie in esame, di recente introduzione giurisprudenziale, e molto dibattuta in ambito giuridico, va sotto il nome di illecito endo-familiare. Va detto che non ogni violazione dei doveri coniugali porta all'ipotetico risarcimento del danno, ma solo le fattispecie più gravi, quando viene leso un diritto fondamentale della persona, di rango costituzionale.
Ottobre 2015
N.B. il presente articolo ha uno scopo meramente informativo e orientativo. Non può essere inteso, nemmeno in senso lato, come parere professionale. Nel caso di problematiche occorre sempre rivolgersi al proprio legale di fiducia e far esaminare il caso concreto al fine di ottenere un parere personalizzato e completamente attendibile.